TERAMO –
In riferimento al decreto del 31 luglio 2015 della Direzione Generale dello Spettacolo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, nel quale la Riccitelli è stata esclusa, dopo 37 anni di attività e 27 di finanziamenti ministeriali ininterrotti, dal contributo del FUS (Fondo Unico per lo Spettacolo) per l’attività concertistica 2015, la Società esprime incredulità e indignazione per una decisione inaccettabile, a fronte dell’attività svolta ininterrottamente da decenni e che, nel 2015 “incriminato”, ha portato a Teramo, tra gli altri, artisti come i Solisti dei Berliner Philarmoniker, Andrea Griminelli, Stefan Milenkovich, Massimo Quarta, l’Orchestra Sinfonica della Radiotelevisione Croata, Benedetto Lupo, Ramin Bahrami, la Camerata Royal Concertgebow Orchestra di Amsterdam, i vincitori dei Concorsi Pianistici Internazionali “A. Rubinstein” e “A. Casagrande”, tutti oggi paradossalmente “bocciati” dalla Commissione Ministeriale. A questi vanno aggiunti i Concerti d’Organo con artisti internazionali, l’apertura alle giovani promesse con “I Concerti di Primavera” per gli studenti italiani di particolare talento, nonché la programmazione autunnale già predisposta. Non spiace ricordare, negli ultimi tre anni, la partecipazione della Riccitelli a ben tre progetti europei che hanno dato vita a prodotti artistici importanti e significativi, oltre agli aspetti formativi nel settore della musica e dello spettacolo. Stona in maniera singolare la coincidenza che la Commissione che ha valutato e “bocciato” la Riccitelli quest’anno è la stessa che l’anno scorso ha confermato e promosso l’attività valutata. La consapevolezza delle enormi difficoltà economiche per l’anno in corso era già piena e totale: azzeramento dei fondi regionali, azzeramento del contributo della Provincia di Teramo, azzeramento del contributo della Camera di Commercio. Ciononostante, nessuna riduzione della qualità artistica, come riconosciuto da Istituzioni e segretariati artistici internazionali.
Non giova essere accomunati, in questa incredibile valutazione, a decine di Società concertistiche italiane altrettanto se non più titolate della Riccitelli, che oggi condivide con loro un destino amaro e inaccettabile.
La Riccitelli non intende accettare passivamente una decisione che, se non fosse drammaticamente vera, si potrebbe definire inverosimile e paradossale ai limiti del grottesco, e attiverà ogni azione possibile volta a ripristinare la condizione di operatività. E’ già stata inoltrata richiesta di accesso agli atti, in attesa quindi di conoscere le motivazione che hanno condotto a una determinazione definita da chiunque inammissibile. A questo seguirà la decisione di intraprendere ogni azione, anche di natura legale, volta a ottenere il giusto riconoscimento. Tutto ciò a tutela delle attività promosse, del pubblico di abbonati e appassionati che negli anni non hanno mai smesso di seguire e sostenere la Riccitelli per il valore e la qualità delle iniziative realizzate, della struttura organizzativa e amministrativa efficiente ed efficace grazie anche al lavoro disinteressato e appassionato di tanti, giovani e non, e dei dipendenti che rischiano oggi il proprio posto di lavoro.
Se non ci sarà una modifica a quanto deciso, non ci sarà, dopo quasi 40 anni, la Stagione dei Concerti della Riccitelli. Si fa appello agli amministratori della provincia di Teramo e a tutti i parlamentari teramani perché promuovano immediatamente una azione coesa e condivisa in affiancamento alle azioni legali che si andranno a intraprendere.